venerdì 30 aprile 2010

Depuratore, strada di servizio: il 3 maggio presa possesso dei suoli

Vico Equense - Dopo circa 30 anni dalla sua ideazione sta per vedere la luce, in località Punta Gradelle, una delle più importanti e significative opere idrauliche mai realizzate nella Regione Campania, ovvero l’impianto di depurazione della penisola sorrentina, sulla base del progetto esecutivo redatto dalla IDI s.r.l. e dalla Servizi Integrati s.r.l. per conto dell’ATI composta dal Consorzio Ravennate Coop.ve Produzione e Lavoro quale capogruppo e mandataria e dalle imprese mandanti SIBA S.p.A., S.I.D.I. S.r.l., COGEIS S.p.A., S.I.M.M. S.p.A., IDI s.r.l. e Servizi Integrati s.r.l., aggiudicataria dell’ appalto concorso indetto dal Commissario di Governo per l’emergenza bonifiche e la tutela delle acque nella Regione Campania. Un impianto ultramoderno realizzato in galleria e consentirà di trattare le portate reflue dei Comuni di S. Agnello, Piano di Sorrento, Sorrento, Meta e Vico Equense. Il progetto prevede anche la realizzazione di una strada di servizio. Già nel 2003 i Democratici di sinistra – oggi Partito democratico - manifestarono a più riprese la loro contrarietà alla realizzazione di questa nuova arteria. In breve, la strada che da Via Murrano raggiungerebbe attraverso un viadotto la via Filangieri in località Cavottole, non chiariva il problema del carico stradale su via Murrano, perché in ogni caso ne percorreva un tratto non breve, in più si incideva in maniera rilevante su una parte del territorio di notevole valore ambientale, in particolare sull’incisione idrografica del Rivo d’Arco. Non si è mai capito bene il senso di quel progetto, dal costo di 30 miliardi circa del vecchio conio. La strada sarebbe stata usata soltanto per il periodo necessario ai lavori, ma, si sa, in Italia non c’è niente di più definitivo del provvisorio. Il progetto è depositato presso gli uffici del Commissariato di Governo per la bonifica e la tutela delle acque in Campania. Nei giorni scorsi, è stato comunicato ai proprietari che la ditta preposta alla realizzazione della nuova opera viaria, il 3 maggio, prenderà possesso dei terreni.

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2 commenti:

Anonimo ha detto...

Il progetto riguarda una strada di servizio al depuratore.
solo in tal modo, del resto, si spiega che ad agire sia il commissario delegato per la bonifica e tutela delle acque, titolare di poteri speciali.
La cosa inspiegabile è, tuttavia, che nel decreto di occupazione di urgenza, datato 14 aprile, si attesta che i poteri del commissario sono scaduti il 31 gennaio scorso.
Il commissario non ha più potere.
Ancora più strano è che quella che doveva essere una strada di servizio al depuratore diventa ormai una strada ordinaria, della quale il sindaco parla in termini di opera di urbanizzazione con marciapiedi ed illuminazione.
Ma la strada in parola è un orribile viadotto che taglia un uliveto, che avrà un'unica corsia di marcia, pendenze anche superiori al 10% e che è in contrasto con il PUT.
Peraltro, tale strada dovrebbe avere un ingombro tutto compreso di non più di tre metri.
si tratta quinid di un vialetto che costa milioni di euro e deturpa il paesaggio.
e poi quale è l'urgenza?
MU

Anonimo ha detto...

Se i lavori per la costruzione del depuratore di Punta Gradelle sono ormai quasi ultimati, a cosa serve una strada di servizio per facilitare i lavori?
Qual è la volontà politica così forte e perseverante da consentire di spendere milioni di euro per una strada assolutamente inutile:una strada che serve a costruire un depuratore già costruito. A chi servirà in realtà questa strada? Non certo a noi cittadini visto che il progetto prevede una sezione carrabile di 2,5 m lì dove la legge prevede che per la realizzazione di strade locali è necessaria una larghezza utile minima di 5,5m per essere percorribili a senso unico.
La strada in questione è un viadotto di circa 7m di altezza che attraverserà una delle poche zone verdi del nostro paese, la zona del Rivo d'Arco.Per consentirne la realizzazione dovranno essere abbattuti interi uliveti e agrumeti con un costo esorbitante di milioni di euro. Un vero e proprio scempio ambientale, un vero e proprio furto alle casse pubbliche che è bene ricordare,vengono foraggiate con i soldi di noi cittadini che paghiamo le tasse.
Qual è il vero scopo per cui si vuole così irremovibilmente costruire una strada assolutamente inutile e dispendiosa per la collettività e estremamente deturpante per l' ambiente?