lunedì 12 aprile 2010

Claudio Amendola: "D’Alema, lo dico da velista: va’ in barca e non tornare"

«Basta. D’Alema e i suoi vassalli non li vogliamo più vedere. Non se ne può più, se ne vada a veleggiare per mari lontani. Dopo lo schiaffo pugliese, dove voleva far correre Boccia al posto di Vendola, dovrebbe andarsene per sempre in barca. Glielo dico da collega velista. Questi dirigenti sono impresentabili. Hanno perso tutte le elezioni». Claudio Amendola, da sempre schierato a (centro) sinistra parla di politica in un'intervista ad "A" ed è durissimo con i vertici del Pd. Un ritorno di Veltroni? «Per carità. Il mio amico Walter ha già pagato tanto. Meglio se scrive altri trenta libri». L'uomo giusto, secondo l'attore, è Nichi Vendola. «Non a caso il primo che gli impresentabili del Pd hanno cercato di fottere. Io ho votato Sinista Ecologia Libertà. Voglio un grande partito di sinistra». Contro corrente anche su Santoro e Travaglio, che fanno vincere il Cavaliere. «Gli italiani che guardano Annozero non sono più di cinque milioni. E chi vota Berlusconi lo ignora, come tutto il resto del Paese. Ed è un peccato che non lo vedano anche gli altri. Questo il motivo per cui Santoro non sposta nemmeno un voto». Ma Amendola è severo anche con i suoi concittadini, gli italiani: «Noi siamo un popolo mediocre. Ha capito? Me-dio-cre. Negli ultimi 150 anni siamo sempre stati schiavi di qualcuno. Non c’è da meravigliarsi se vince Berlusconi. Il 75 per cento degli italiani la pensa come lui. Mi fanno sorridere quelli che speravano in un vento nuovo nel voto per le regionali. I risultati non mi hanno sorpreso. Anzi». (Fonte: A. tratto da un’intervista di Fabrizo Esposito)

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