venerdì 2 aprile 2010

Caldoro: pillola abortiva? Io sono per la vita

Regione Campania - Anche il neo-presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, si schiera con il suo collega del Piemonte, il leghista Roberto Cota, sulla cosiddetta pillola del giorno dopo. «La pillola abortiva, la Ru486 — ha dichiarato — deve essere prevista in regime di ricovero. Sono per la difesa della vita. Il ricovero ospedaliero è a tutela della salute della donna». Il governatore campano non si spinge a chiedere che le pillole rimangano nei magazzini, ma ha fatto sapere che esaminerà la questione con degli esperti per allineare le soluzioni a quanto da lui dichiarato sull’argomento. Il capogruppo del Pdl in commissione sanità del Senato, Raffaele Calabrò, relatore sulla legge del fine-vita, ha difeso le posizioni dei governatori di centrodestra: «Non vanno lette in termini ostruzionistici, ma a favore del rispetto delle norme, perché non crediamo che la pillola sia la panacea di tutti i mali per le donne». Benché la Campania si sia espressa, a suo tempo, in senso favorevole, la sperimentazione della Ru486 non è mai partita. «Il tavolo tecnico per l’elaborazione delle linee guida — spiega il coordinatore dell’area sanità della Regione, Mario Vasco — credo che nei prossimi venti giorni invierà precise indicazioni alle varie aziende ospedaliere candidate alla sperimentazione del farmaco». Dunque, in sensibile ritardo e alle prese con il rischio di trovare poche disponibilità a causa dei tanti medici obiettori, la Campania si avvia a recepire le indicazioni ministeriali, le quali — spiegano dalla Regione— «prevedono il ricovero di almeno 3 giorni, come è prassi per le interruzioni di gravidanza, e quindi posti letto dedicati come da delibera 1600 del 2008». Nella nostra regione le strutture ospedaliere candidate al trattamento sanitario con la pillola Ru486 sono, a Napoli, l’azienda ospedaliera di rilievo nazionale Cardarelli; l’ospedale San Paolo di Fuorigrotta e il Policlinico Federico II. A Caserta, l’azienda ospedaliera Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta: l’azienda Ruggi d’Aragona di Salerno; l’azienda ospedaliera Moscati di Avellino. (di A.A. da il Corriere del Mezzogiorno)

1 commento:

Lae ha detto...

Come tanti altri, anche questo articolo contiene un errore piuttosto fastidioso: la RU486 NON è la "cosiddetta" pillola del giorno dopo, che è un contraccettivo d'emergenza senza alcun effetto abortivo.
Certi giornalisti dovrebbero informarsi meglio prima di scrivere castronate che vanno ad aumentare la disinformazione e la confusione.