venerdì 16 aprile 2010

Ancora schiuma nelle acque del golfo

Sorrento - Si ripete ancora una volta, la settima dall’inizio dell’anno, lo strano fenomeno che in concomitanza di giornate piovose vede le acque cristalline del golfo di Sorrento insozzarsi per la presenza di schiuma bianca e di sostanze non identificate che danno spesso l’impressione di provenire da condotte sotto la costa. Da gennaio i casi più eclatanti sono stati l’improvvisa colorazione dello specchio d’acqua di Marina Grande e del porto di Marina Piccola di una tonalità tra il marrone e l’ocra che attraverso le indagini condotte dal wwf sezione penisola sorrentina ha fatto destare sospetti sulla effettiva qualità di funzionamento delle condotte di troppo pieno disseminate per l’appunto sotto la costa sorrentina. Poi l’increscioso fenomeno del 30 marzo scorso con le acque da Vico Equense a Sorrento piene di schiuma bianca. In tale occasione la guardia costiera con una azione lampo aveva identificato e denunciato il titolare di una lavanderia industriale che scaricava acque reflue abusivamente nel Rivo d’Arco per poi riversarle direttamente nel mare. Senza contare l’episodio del ripascimento dell’arenile di Marina Grande a Sorrento che ancora una volta aveva colorato il mare di un giallo ocra. Ieri però piogge torrenziali non ce ne sono state. Sono bastate poche gocce per definire ancora una volta sulle acque davanti al porto di Marina Piccola una lunga scia di schiuma bianca composta da sostanze non identificate e che trasportate dalle correnti marine si sono ulteriormente addensate all’interno dell’area portuale congiungendosi con gli scarichi di traghetti ed aliscafi in arrivo e partenza. Diverse associazioni del comparto turistico e balneare hanno fatto già sapere che non intendono sopportare, come già accaduto l’estate scorsa, un andirivieni di fenomeni inquinanti che comportano un calo di presenze turistiche sulle spiagge e di essere pronte a dare battaglia a colpi di carta bollata affinchè i responsabili di scempi ambientali continuati vengano identificati e denunciati con conseguente richiesta di risarcimento danni. (di Vincenzo Maresca il Giornale di Napoli)

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