martedì 20 aprile 2010

Abbattuto un cedro, manifesto a lutto

Sant’Agnello - Nota di dolore per l’abbattimento di un grosso esemplare di cedro del Libano in un giardino privato del corso Italia con i condomini che per contestare l’accaduto hanno espresso il proprio disappunto affiggendo un manifesto a lutto per ricordarne la scomparsa. L’esemplare arboreo era stato piantato nel 1963 e sembrava avviato a festeggiare il mezzo secolo di età ma i suoi 15 metri di altezza, visibili anche dai treni della circumvesuviana, hanno convinto il proprietario del giardino ad abbatterlo a fronte di una relazione agronomica che ne attestava un processo di disseccamento. L’intervento del wwf sezione penisola sorrentina ha fatto nascere però seri dubbi sugli effettivi motivi dell’abbattimento del grosso cedro del Libano. Lo stesso presidente Claudio d’Esposito aveva rimesso una nota al sindaco, all’assessore all’ambiente ed alla polizia municipale chiedendo di accertare l’effettivo stato di salute dell’albero ed i reali motivi dello strano disseccamento verificatosi su alcuni rami oltre che su altre piante del giardino. Forti di una relazione fotografica, che evidenziava robustezza e vegetazione della pianta, gli ambientalisti ritenevano che non si dovesse procedere ad alcun abbattimento, invece, nell’arco di una sola mattinata il grosso e spettacolare esemplare di cedro del Libano che per mezzo secolo aveva dominato nascosto tra il cemento dei palazzi è stato fatto a pezzi. Infatti, nonostante le richieste del wwf, il comando di polizia municipale rispondeva di avere rilasciato autorizzazione non solo per l’abbattimento del cedro del Libano ma anche per una magnolia presente nella stessa proprietà, precisando di avere imposto al proprietario del giardino il reimpianto di due esemplari già adulti di piante appartenenti alla fascia fitoclimatica del territorio. Richiesta poi trasformata nell’impianto di un carrubo, un ulivo ed un limone che avessero già discrete dimensioni. L’ordinanza non è stata rispettata se non per l’abbattimento del cedro del Libano e della magnolia mentre di piante nuove non si è più vista nemmeno l’ombra. (di Vincenzo Maresca il Giornale di Napoli)

3 commenti:

Anonimo ha detto...

I giardinieri comunali di Meta di Sorrento hanno già ricevuto "ordine" di far "morire" i cedri del libano della piazza principale.
State attenti!

Anonimo ha detto...

Sì, lo sanno tutti.
Hanno ricevuto ordine di farli morire perchè bisogna appaltare i lavori di un bruttissimo progetto di rifacimento della piazza.
La ditta, ovviemente, è di Casal di Principe...

Anonimo ha detto...

naaaaaaaaaa, inutile ridondanza:
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