giovedì 29 aprile 2010

Abbattimenti, Di Nardo attacca Bondi

Castellammare di Stabia - Polemica al Senato sul decreto abbattimenti. A scatenare la bagarre tra i poli sono state le dichiarazioni rese in Commissione Ambiente di palazzo Madama dal ministro ai Beni Culturali Sandro Bondi. «Questo decreto è stato emanato per salvaguardare dall’abusivismo tutte le zone sottoposte ai vincoli dettati dalle normative vigenti – ha affermato l’esponente del Pdl -. In questo modo abbiamo salvaguardato il territorio campano e le sue ricchezze naturalistiche dalle numerose speculazioni edilizie». Dichiarazioni forti e precise, che hanno subito provocato le reazioni da parte dei gruppi di opposizione. «È inaccettabile che il governo continui a prendere in giro i cittadini campani, nascondendosi dietro questo decreto- truffa – afferma Nello Di Nardo, senatore dell’Italia dei Valori - che non definisce in alcun modo la questione abbattimenti. Le dichiarazioni del ministro Bondi confermano che nell’area stabiese–sorrentina, così come in tante altre zone della regione, le ruspe non si fermeranno. I vincoli regionali sono stati varati seguendo i parametri delle leggi nazionali ed è chiaro dunque che questo decreto non fermerà le demolizioni». Una posizione non condivisa dal sindaco di Castellammare Luigi Bobbio, secondo cui grazie a questo decreto «e a un combinato di leggi e sentenze della Corte costituzionale», le ruspe possono essere fermate anche nella provincia a sud di Napoli. Intanto sulla questione tornano sul piede di guerra anche i comitati antiruspe. «Vogliamo piena chiarezza sugli effetti del decreto – afferma Domenico Elefante, presidente dell’associazione Arcobaleno - perché siamo stufi di essere presi in giro dalla classe politica. Oggi c’incontreremo di nuovo per fare il punto della situazione e organizzare nuove e ancora più consistenti iniziative di protesta per rivendicare il nostro diritto alla casa». In attesa che il decreto passi al vaglio delle Camere, si preannunciano dunque altre settimane di attesa e polemiche su una questione, quella dell’abusivismo edilizio, che continua a tenere banco in tutti i comuni dell’area stabile. (Il Mattino)

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